Uomo politico italiano. Frequentò l'Accademia militare di Torino e, a
soli venticinque anni, fu eletto deputato all'assemblea di Bologna (1850) e come
tale votò in favore dell'abolizione del potere pontificio sulle Romagne.
Fu anche deputato di Ravenna, carica che mantenne per otto consecutive
legislazioni. Nel 1878 fu nominato presidente della Camera e nel 1886 divenne
senatore. Resse anche la presidenza del Senato dal 1887 per undici anni. Fu
sempre dichiarato nemico della destra storica e fedele ai principi
risorgimentali. Notevoli i suoi discorsi parlamentari e le relazioni sul
bilancio di alcuni dicasteri (Montesanto, Rimini 1834 - Roma 1900).